Si è chiusa domenica 28 Aprile, a Cavallermaggiore la Sagra del Gorgonzola DOP, giunta alla sua settima edizione e che quest’anno ha come motto ‘Mangia, balla, ama’.

Una festa dedicata ad un prodotto tipico del territorio, visto che Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, ricade nell’area di produzione del Gorgonzola DOP, insieme ad altre province lombarde e piemontesi, con una produzione di oltre 200.000 forme all’anno.

Una festa ideata dalla Pro Loco locale in accordo con il Comune, pensata per valorizzare aziende e prodotti del territorio.

Una tensostruttura da 700 posti ospita a pranzo e a cena chi vuole degustare menù che hanno per protagonista il Gorgonzola DOP.
Tanti gli eventi culturali, gastronomici e musicali collegati alla sagra.

Quest’anno poi ha spiccato ancora di più la presenza del Blu di Cuneo, definito ‘un miracolo italiano’, sia per l’aver messo insieme tanti produttori della stessa tipologia di formaggio, di uno stesso territorio -molto piccolo- e, in tempi così brevi, aver ottenuto ottimi risultati di visibilità e conoscenza, come confermato dal promotore dell’iniziativa, Sandro Gallina, dell’azienda Gallina Golosa.

Oltre alla mostra mercato dei prodotti locali, alcune iniziative collaterali si sono rivelate particolarmente adatte a far conoscere la filiera produttiva ai consumatori.

Nelle giornate di apertura della fiera, alcune navette in partenza dalla piazza centrale di Cavallermaggiore, dal cuore della festa, partono per accompagnare chiunque lo desideri nelle aziende agricole del posto per farsi raccontare dagli allevatori tutte le fasi del ciclo produttivo.
Una partecipazione incredibile, nonostante il freddo e la pioggia, di famiglie, bambini, turisti da altre parti d’Italia, che hanno potuto con tutta calma visitare un allevamento e parlare con chi direttamente ogni giorno si prende cura dei propri animali e trasforma il latte in ottimi prodotti salutari.

Rendere gli allevamenti visitabili, far conoscere quanto lavoro c’è dietro per tenerli puliti, in ordine, per garantire il massimo standard del benessere animale, è la migliore strategia comunicativa contro chi invece ha una visione limitata e di parte degli allevamenti, cadendo facilmente nel populismo (https://ruminantiamese.ruminantia.it/allevatori-attenti-il-mondo-vi-guarda).

Questa manifestazione dunque riesce davvero a coinvolgere il pubblico e raggiungere quello che dovrebbe essere lo scopo di ogni evento del settore caseario, la conoscenza della filiera ad un pubblico più ampio possibile.