Un recente studio condotto nel Regno Unito ha valutato gli effetti indotti dalla sostituzione del latte con le bevande vegetali sull’assunzione dello iodio ed i rischi a questo correlati. 

Negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento del numero di consumatori che decidono di sostituire il consumo di latte vaccino con quello di bevande vegetali. Tuttavia, tale sostituzione solleva interrogativi in merito ai suoi potenziali impatti nutrizionali, compreso il livello di assunzione di iodio. Se non adeguatamente fortificate, le bevande vegetali presentano un contenuto di iodio inferiore rispetto a quello del latte che rappresenta una fonte importante di questo nutriente. Un recente studio ha valutato il potenziale effetto della sostituzione del latte con le bevande vegetali sull’apporto iodico in alcuni gruppi vulnerabili del Regno Unito.

Negli ultimi anni, la carenza di iodio è tornata ad essere motivo di preoccupazione in vari Paesi europei, tra cui il Regno Unito. Infatti, dalla “National Diet and Nutrition Survey (NDNS)” del Regno Unito 2016-2019 è emerso che le donne di età compresa tra i 19 e i 49 anni presentano una concentrazione mediana di iodio nelle urine (UIC) inferiore al valore soglia stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come apporto sufficiente di iodio (UIC ≥ 100 µg/L). La carenza di iodio, soprattutto durante la gravidanza e nei primi anni di vita, costituisce un serio problema di salute pubblica poiché è associata ad un aumento della mortalità neonatale e a severi danni motori e cognitivi nei bambini. In questo contesto, il latte e i prodotti lattiero-caseari, essendo le principali fonti alimentari di iodio nel Regno Unito, possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione della carenza di tale nutriente. Tuttavia, un numero sempre più elevato di consumatori, principalmente donne di età compresa tra i 25 e i 40 anni, decide di sostituire il consumo di latte con le bevande vegetali (BV). Questi prodotti, però, non possono essere considerati delle valide alternative al latte poiché presentano un livello di iodio generalmente inferiore a quello del latte; inoltre, la maggior parte delle BV attualmente in commercio nel Regno Unito non risulta essere fortificata con questo micronutriente.

Considerata l’importanza di un’adeguata assunzione di iodio sulla salute delle donne in età fertile e dei bambini, un recente studio ha esaminato il potenziale effetto sull’assunzione di questo nutriente derivante dalla sostituzione del latte con le BV all’interno della dieta abituale (dati NDNS 2016-2019) dei seguenti gruppi di popolazione: bambini di età compresa tra 1,5 e i 3 anni (n = 306), bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni (n = 725), ragazze adolescenti di età compresa tra i 11 e i 18 anni (n = 346) e donne di età compresa tra i 19 e i 49 anni (n = 479). In questo studio sono stati sviluppati due differenti scenari. Nel primo sono stati considerati, oltre ai prodotti non fortificati, 4 livelli di fortificazione ricavati da un’indagine di mercato del 2020 relativa alle BV vendute nel Regno Unito (valore minimo 13 μg/100 mL, moda 22,5 μg, media 27,4 μg/100 mL, e valore massimo 45 μg/100 mL). Il secondo scenario è stato invece progettato per riflettere una situazione più realistica poiché ha considerato le BV attualmente in commercio nel Regno Unito e i loro specifici range di fortificazione. In questo scenario, sono state considerate le seguenti categorie di BV: a base di mandorle, cocco, avena, piselli, riso, soia e le altre BV. Dai risultati è emerso che la sostituzione del latte con le BV non fortificate con iodio aumenta il rischio di carenza di tale nutriente in tutti i gruppi analizzati. Rispetto alla dieta abituale con il latte vaccino, l’assunzione di iodio diminuisce del 58% nei bambini (1,3-3 anni), mentre la percentuale di adolescenti e di donne in età riproduttiva con un’assunzione al di sotto del LRNI (Lower Reference Nutrient Intake) aumenta rispettivamente dal 20% al 48% e dal 13% al 33%.

A seguito della sostituzione del latte con le BV fortificate con 27,4 μg di iodio su 100 mL non sono state osservate differenze significative nell’apporto di questo nutriente, suggerendo che questo livello di fortificazione potrebbe essere quello ottimale. La sostituzione del latte con una bevanda fortificata al livello massimo di iodio (45 μg/100 mL), invece, determina un aumento della percentuale dei bambini al di sotto dei 3 anni e di età compresa tra i 4 e i 10 anni con un’assunzione di iodio oltre il livello massimo di assunzione tollerabile. Considerando i dati delle vendite attuali al dettaglio (scenario 2), la sostituzione del latte con tutte le categorie di BV attualmente in commercio determina un aumento della popolazione con un’assunzione al di sotto del LRNI. Poiché le bevande a base di riso presenti sul mercato anglosassone non risultano essere fortificate con lo iodio, la sostituzione del latte con queste BV causa il maggior impatto sui livelli di assunzione di tale micronutriente.

Per concludere, i risultati di questo studio suggeriscono che la completa sostituzione del latte con le BV attualmente in commercio nel Regno Unito potrebbe avere impatti negativi sullo stato di iodio nei soggetti vulnerabili. Anche se questo studio ha mostrato che livelli di fortificazione a circa 27,4 μg/100 mL permetterebbero di ridurre al minimo l’impatto della sostituzione del latte con le BV sui livelli di assunzione di iodio, è importante ricordare che non è stata valutata la biodisponibilità di tale micronutriente. Infatti, anche se fortificati a livelli simili al latte vaccino, le BV potrebbero non essere equivalenti per la presenza di componenti in grado di influire sulla biodisponibilità dello iodio.

Il presente articolo è stato pubblicato sul sito della Società Italiana di Nutrizione Umana 

Autrice: Paola Biscotti – Università degli Studi di Milano

Riferimento bibliografico
1. Nicol K, Nugent AP, Woodside JV, Hart KH, Bath SC. The impact of replacing milk with plant-based alternatives on iodine intake: a dietary modelling study. Eur J Nutr. 2024 Jan 11. doi: 10.1007/s00394- 023-03286-7. Epub ahead of print. PMID: 38212424.